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sabato 8 ottobre 2011

Mediaset Premium per Natale su Xbox 360

E’ già da tempo che Microsoft si sta muovendo verso questa strada e ha già stretto diversi accordi con i maggiori network televisivi nel mondo. Ora tocca anche all’Italia e Mediaset Premium entrerà dentro la Xbox.


Mediaset Premium, a seguito di questo accordo, sarà accessibile direttamente da Xbox e il lancio sarà previsto proprio per il periodo natalizio.
Tutti i possessori di una Xbox avranno pieno accesso a canali on-demand, a canali tematici e alla ricerca di canali o programmi… il tutto alla portata di controller.
Il servizio sarà inoltre compatibile con Kinect: si potrà cambiare canale semplicemente facendo un movimento con la mano o usando la propria voce. Infine, il servizio sarà integrato con Xbox Live che permetterà quindi di condividere con i propri amici quello che si sta guardando.
Per quanto riguarda l’Italia non sono ancora chiare le modalità e i prezzi per usufruire del servizio. Probabilmente verrà attivata una modalità pay-per-view per consentire l’acquisto di un singolo contenuto, ma è anche vero che Mediaset in questi ultimi anni ha puntato sulla formula abbonamento. Non ci resta che attendere le prossime settimane per ulteriori dettagli.

venerdì 7 ottobre 2011

Prima di andarsene, Steve Jobs ha lasciato ad Apple prodotti in cantiere per altri 4 anni

 Uno degli aspetti fondamentali della carriera di Steve Jobs è stata sicuramente la sua attenzione ai dettagli, sia da un punto di vista funzionale che estetico. 


Ad analizzare questo importante aspetto del suo lavoro è stato il New York Times, ponendo la propria attenzione al modo in cui grazie al suo talento egli abbia influenzato in modo importante l’elettronica di consumo, trasformando oggetti comuni in vere e proprie opere d’arte di design che, grazie proprio al lavoro dello stesso Steve Jobs e Jony Ive, sono tanto apprezzati da essere inclusi in musei di design ed arte moderna. Proprio tale talento, ed attenzione ai dettagli, ha permesso all’ex CEO di abbandonare la scena lasciando ad Apple prodotti per altri 4 anni, assicurandosi che l’azienda, da lui fondata e portata al successo, potesse proseguire nella giusta direzione nonostante la sua assenza.

“Il signor Jobs aveva un occhio eccezionale per il design, ma non un occhio solo, un’intera parte della propria intelligenza volta al design – afferma Paola Antonelli, senior curator per il Museo d’Arte Moderna di New York – non ci riferiamo esclusivamente all’aspetto, ma alla comunicazione tra oggetti: la forma specifica, come viene sentita in mano, tra le dita, come viene letta dall’occhio e dalla mente. Questo era quello che veramente importava a Steve.”
Il suddetto rapporto si riferisce ad alcuni commenti di Steve Jobs rilasciati a Fortune nel 2000, in un’intervista che ha lasciato comprendere quanto reale fosse la sua intenzione di donare un buon design ai prodotti Apple:

Non abbiamo un linguaggio per parlare di questo genere di cose – ha risposto il sig. Jobs – Nel vocabolario della maggior parte delle persone, design significa apparenza. E’ la decorazione d’interni, il tessuto delle tende e del sofà. Ma per me, niente potrebbe allontanarsi di più dal significato di design. Il design è l’anima a fondamento di una creazione dell’uomo che finisce per esprimersi nei livelli più esterni del prodotto o del servizio. L’iMac non è solamente il colore, la traslucidità o la forma del guscio. L’essenza dell’iMac è quella di essere il computer di consumo più raffinato in cui tutti gli elementi lavorano insieme. … questo è quanto più lontano possa esistere dalla semplice apparenza. Era il cuore del prodotto dal giorno in cui abbiamo iniziato. Questo è ciò per cui i clienti ci pagano – per faticare ad ideare tutti questi dettagli così che possa essere semplice e piacevole per loro utilizzare un computer. E’ il nostro compito essere bravi in questo. Ciò non significa che non ascoltiamo i consumatori, ma è difficile per loro dirti cosa vogliono quando non hanno mai visto niente di simile.”


Ora, nonostante purtroppo Jobs non farà più parte del processo di progettazione e di ideazione del design, è chiaro come abbia lasciato in cantiere una serie di prodotti che potranno aiutare l’azienda negli anni a venire, e che spingeranno ancora una volta le persone ad elogiare la sua profonda attenzione ai dettagli. In questo senso è di ieri una riflessione di MacRumors, in cui si riteneva che l’ex CEO avesse avuto una collaborazione attiva nella progettazione dell’iPhone 4S che, annunciato pochi giorni fa, deve ancora essere rilasciato al pubblico. Il Daily Mail in questo senso ha ipotizzato che lo stesso Jobs, prima di andarsene, abbia lasciato ad Apple un numero di prodotti sufficienti per mandare avanti l’azienda per almeno altri quattro anni, predisponendo così la strada che essa dovrà seguire in futuro, senza di lui.

Ha anche sovrinteso lo sviluppo del rimandato progetto iCloud, che permetterà agli utenti di immagazzinare musica, fotografie ed altri documenti in remoto, e l’ideazione di versioni aggiornate di iPod, iPhone, iPad e MacBook, assicurando prodotti per altri quattro anni almeno, secondo fronti interne ad Apple.
E’ ovvio, tuttavia, che tali progetti e design dovranno evolvere per rimanere al passo con i tempi della tecnologia e della concorrenza, ma è chiaro come Steve Jobs guardasse al futuro fino alla fine, lasciando un’eredità focalizzata al design ed una cultura d’azienda infusa di ideali che aiuteranno a portare avanti Apple negli anni futuri. Come un vero padre, Jobs ha fatto di tutto per abbandonare la scena cercando di delineare una via che possa mantenere Apple tra le aziende più apprezzate ed amate al mondo per i propri rivoluzionari prodotti, in grado di entusiasmare milioni di persone.


Nuovi iPod Touch e iPod Nano:ecco tutto quello che c’è da sapere




Apple ha annunciato le nuove versioni i prezzi più di iPod touch e iPod nano. iPod touch sarà disponibile nei nuovi modelli nero e bianco a partire da €199, e avrà il nuovo iOS 5 e i servizi iCloud di Apple. Il nuovo iPod nano è disponibile da oggi a partire da €139, con un’interfaccia utente riprogettata, 16 nuovi orologi digitali e migliori funzioni di fitness integrate.

iPod ha rivoluzionato il nostro modo di ascoltare la musica, e con oltre 320 milioni di unità vendute è decisamente il player musicale più famoso del mondo,” ha dichiarato Philip Schiller, Senior Vice President di Worldwide Product Marketing per Apple. “iPod touch, ora disponibile in nero e in bianco, è il best-seller della famiglia, e con iOS 5 e iCloud raggiunge nuovi livelli di perfezione.”
Il nuovo iPod touch include iOS 5, il sistema operativo mobile più evoluto al mondo con oltre 200 novità fra cui iMessage™, Game Center, Notifications e sincronizzazione via Wi-Fi con iTunes. iMessage regala anche all’iPod touch la capacità di inviare messaggi, proprio come sull’iPhone: si possono infatti mandare messaggi di testo, foto, video e informazioni di contatto a singoli o gruppi di contatti su altri dispositivi iOS 5. Consente inoltre di seguire una conversazione facilmente su tutti i propri dispositivi iOS, gratuitamente, con notifiche di consegna e lettura, e indicazione per la digitazione. I potenziamenti di Game Center includono la possibilità di aggiungere foto al profilo del giocatore, acquistare nuovi game direttamente dall’app Game Center e persino nuovi modi più intuitivi per trovare gli amici e nuovi giochi.
iPod touch supporta inoltre iCloud, il rivoluzionario insieme di servizi cloud gratuiti di Apple, tra cui iTunes in the Cloud, Photo Stream e Documents in the Cloud, che funzionano alla grande con iPhone, iPad, iPod touch, Mac e PC per archiviare in automatico e in wireless i contenuti e trasferirli su tutti i dispositivi dell’utente grazie alla tecnologia push. Se i contenuti cambiano su un dispositivo, anche tutti gli altri verranno aggiornati, sempre in automatico e in wireless.
iPod nano ha ora delle icone più grandi per una navigazione ancor più intuitiva dell’interfaccia Multi-Touch, e si può scegliere fra 16 nuovi orologi digitali, dall’aspetto classico degli orologi a lancette fino al personaggio Disney preferito, come Topolino o Minnie. iPod nano tiene ora traccia degli allenamenti di corsa e camminata sin dal primo istante, senza bisogno di accessori aggiuntivi, così è ancora più facile rispettare il programma di fitness. iPod nano registra tempo, ritmo e distanza della corsa, calorie bruciate e numero di passi, e ti incoraggia con un feedback vocale in tempo reale, per motivarti mentre corri: è disponibile in sette lingue, e lo puoi sentire anche mentre ascolti la tua musica preferita o una stazione radio FM. Inoltre puoi pubblicare gli allenamenti sul sito web Nike+ per fissare obiettivi, monitorare i progressi e sfidare gli amici. L’ultraportatile iPod nano è disponibile in sette colori: argento, grafite, azzurro, verde, arancione, rosa e (PRODUCT) RED.

Prezzi e Disponibilità
iPod nano è disponibile oggi ad un prezzo Apple Store di €139 IVA incl. per il modello da 8GB e €159 IVA incl. per il modello da 16GB. Entrambi i modelli sono disponibili in argento, graffite, azzurro, verse, arancione e rosa attraverso Apple Online Store, gli Apple retail Store e rivenditori autorizzati Apple. L’iPod nano (PRODUCT) RED da 8GB e 16GB è disponibile attraverso Apple Online Store, gli Apple retail Store. iPod nano richiede un Mac con una porta USB 2.0, Mac OS® X v10.5.8 o successivo e iTunes 10 o successivo; o un PC Windows PC con una porta USB 2.0 e Windows Vista o Windows XP Home o Professional (Service Pack 3) o successivo e iTunes 10 o successivo.
iPod touch con iOS 5 e iCloud sarà disponibile il 12 Ottobre in nero o bianco ad un prezzo Apple Store di €199 IVA incl. per il modello 8GB, €299 IVA incl. per il modello 32GB e €399 IVA incl. per il modello da 64GB attraverso l’Apple Online Store, gli Apple retail Store e rivenditori autorizzati Apple. iPod touch richiede un Mac con una porta USB 2.0, Mac OS X v10.5.8 o successivo e iTunes 10 o versione successiva; o un PC Windows PC con una porta USB 2.0 e Windows Vista o Windows XP Home o Professional (Service Pack 3) o versione successiva e iTunes 10.5 o versione successiva. Anche iOS 5 sarà disponibile come aggiornamento software gratuito per i clienti iPod touch (di terza e quarta generazione) permettendo loro di accedere alle incredibili nuove funzionalità quali iMessage, Game Center, Notifications e Sincronizzazione Wi-Fi con iTunes.

iPhone 4S, ecco i prezzi europei


Il lancio nel nostro continente è fissato per il 28 ottobre.Archiviata sin dai primi istanti della presentazione l'idea che l'iPhone 4S fosse una versione economica dello smartphone di Apple (come si sperava), restava l'incognita di quali sarebbero stati i prezzi in Europa.


Apple ha fatto sapere quale cifra dovranno sborsare gli utenti francesi, tedeschi e inglesi, dove l'iPhone 4S arriverà il 28 ottobre, come in Italia (negli USA è disponibile da oggi).
In Francia e Germania l'iPhone 4S da 16 Gbyte costerà 629 euro; quello da 32 Gbyte 739 euro; quello da 64 Gbyte 849 euro. Nel Regno Unito i prezzi sono ovviamente espressi in sterline: 499 sterline (circa 575 euro) per la versione da 16 Gbyte, 599 sterline (circa 690 euro) per quella da 32 Gbyte e 699 (circa 805 euro) sterline per quella da 64 Gbyte.
Per quanto riguarda i prezzi italiani, ancora non si sa nulla. È difficile che sia la minaccia di Samsung ad aver fermato Apple, dato che il ventilato blocco dell'iPhone varrebbe anche per la Francia.
Forse l'azienda di Cupertino sta pensando a come trattare il recente aumento dell'IVA, per evitare che gli utenti italiani decidano di acquistare il nuovo smartphone (a meno che non sottoscrivano un contratto con un operatore) all'estero.

giovedì 6 ottobre 2011

Facebook, il bug del tracciamento

Scoperto un nuovo cookie affibbiato persino ad utenti mai iscritti al sito in blu. Un portavoce del social network parla di una vulnerabilità che avrebbe colpito applicazioni terze. Il problema sarebbe ora risolto
 
A scoprirlo era stato ancora una volta il blogger australiano Nik Cubrilovic: un nuovo cookie tracciante, distribuito da Facebook a ignari cittadini della Rete. Un pericoloso biscottino permanente, attivato attraverso i pulsanti mi piace e svariate applicazioni social presenti sul sito in blu.

Anche in questo caso, il cookie di Facebook verrebbe impiantato sui dispositivi di utenti non loggati alla piattaforma di Mark Zuckerberg. Addirittura sui computer di persone che mai nella vita hanno avuto a che fare con il social network.

Ad intervenire sulla spinosa questione è stato un portavoce dello stesso sito in blu, a confermare l'esistenza di un bug legato al cookie tracciante. La specifica vulnerabilità avrebbe colpito solo alcuni siti terzi, ovviamente collegati ai vari plugin social presenti su Facebook.

Secondo lo stesso portavoce, i tecnici del sito avrebbero già risolto il problema. Facebook è attualmente sotto assedio - in terra statunitense così come in Europa - con l'accusa di aver violato la privacy di milioni di iscritti.

Nintendo, attacco e difesa

Nuove denunce in odor di patent troll contro Wii e il suo controller. Mentre in Francia Nintendo ottiene la condanna di venditori e importatori di cartucce per far girare su Nintendo DS giochi non autorizzati
 
Niente tregue per il team legale di Nintendo: mentre in Francia ottiene la condanna di produttori di dispositivi in grado di far girare giochi non originali sulla sua DS, negli Stati Uniti deve vedersela con denunce brevettuali contro il suo Wii remote.

A chiamarla in causa negli States è UltimatePointer: sul banco degli imputati l'azienda ha coinvolto Nintendo e diversi rivenditori tra cui Best Buy, Wal-Mart, Target e Gamespot, in quanto ritenuti in violazione del suo brevetto numero 7,746,321.

Con tale titolo di privativa l'accusa ritiene di avere diritti di esclusiva su un sistema di puntamento e di controllo uguale a quello impiegato dalla giapponese per Wii Remote, che ormai da anni ha cambiato il settore delle console. Il brevetto è stato depositato nel 2005, ma solo nel 2010 UltimatePointer l'ha concretizzato con un suo telecomando chiamato Upoint.

A Nintendo e ai suoi distributori l'azienda chiede il pagamento dei danni che ritiene di aver subito in questi anni di illecito sfruttamento della tecnologia. E per vedersi dare ragione si è rivolta al tribunale distrettuale dell'East Texas, tradizionalmente compiacente nei confronti dei detentori di brevetti.

Nintendo, peraltro, è stata denunciata sempre per la tecnologia del Wii Remote da un'altra azienda, ThinkOptic, che le contesta tre brevetti (il 7,796,116, il 7,852,317 e il 7,864,159) relativi sempre ad un sistema di puntamento.

Mentre è alle prese con la difesa, peraltro, la Giapponese non rinuncia ad agire offensivamente: in Francia, ormai cinque anni fa, aveva denunciato 6 importatori e distributori di dispositivi conosciuti come linkers, R4 o Magicom, in grado di far girare su Nintendo DS codici non ufficiali e in particolare giochi pirata.

Ora il Tribunale di Parigi ha condannato Divineo e altre cinque aziende a pagare 460mila euro di multe e più di 4,8 milioni di euro di danni a Nintendo.
 
 
 
 
 
 
 

È morto Steve Jobs


Il fondatore di Apple aveva 56 anni. Ha saputo reinventarsi due volte nella vita. E ha cambiato per sempre la storia dell'elettronica e dell'informatica
È morto Steve Jobs. Il geniale co-fondatore della Apple aveva 56 anni ed era malato di un tumore al pancreas. L'annuncio è stato dato dalla stessa società di Cupertino, che grazie a lui aveva riconquistato un ruolo di primo piano del mondo della tecnologia.

Era stato sotto la sua gestione che la Apple aveva lanciato prodotti innovativi nel mondo dei computer, come gli iMac e i MacBook, oltre ad apparecchi che hanno fatto storia come
iPod, iPhone e iPad, il primo tablet, poi imitato da molti.
«Apple ha perso un genio creativo e visionario e il mondo ha perso un formidabile essere umano»: è quanto si legge sulla home page della Apple dove campeggia una foto in bianco e nero di Steve Jobs con l'anno della nascita e quello della morte: 1955-2011. «Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo abbastanza e di lavorare con lui hanno perso un caro amico e un mentore ispiratore. Steve lascia una società che solo lui avrebbe potuto costruire e il suo spirito sarà sempre il fondamento di Apple».

Per curare la sua malattia Jobs aveva lasciato a fine agosto il ruolo di amministratore delegato della Apple (nella quale era rientrato dopo averla fondata ed essere stato licenziato), ma aveva continuato a partecipare alla vita dell'azienda, tanto che martedì scorso era in prima fila mentre il
nuovo leader della società, Tim Cook, presentava i nuovi prodotti, fra cui l'iPhone 4S con i comandi vocali.

Una delle sue frasi più famose,
«Stay hungry. Stay foolish» («Siate affamati. Siate folli», era stata la conclusione di un memorabile discorso tenuto il 12 giugno 2005 davanti agli studenti della Stanford University, dove gli era stata consegnata la laurea honoris causa.






mercoledì 5 ottobre 2011

Wikipedia Italia chiuso causa anti-blog

La versione italiana dell'enciclopedia wiki chiude temporaneamente i battenti. Una protesta estrema contro il disegno di legge sulle intercettazioni. Il comma 29 è il problema

Una forma di protesta eclatante, che sicuramente farà molto rumore. La versione italiana di Wikipedia chiusa, temporaneamente, in segno di protesta: nessuna voce è accessibile, all'ingresso sull'home page si riceve una lunga comunicazione in testo nero su sfondo verde. Che spiega tutti i perché di questa decisione senza precedenti.

Il comunicato recita: "in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero".

La questione ruota attorno al discusso disegno di legge sulle intercettazioni, tornato al centro del dibattito politico in questi giorni: il comma 29 dell'articolo 1 recita infatti che "Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono". Il timore di Wikipedia Italia è di essere assoggettata a un prodotto editoriale, e di essere costretta a pagare eventualmente pene severe per una colpa presunta.


Si legge nel comunicato: "Purtroppo, la valutazione della lesività di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato". Appare evidente che chiunque possa decidere autonomamente cosa sia diffamatorio o lesivo dei propri diritti, e "imporre" una rettifica: un problema per una testata con una redazione, un problema in più per Wikipedia che è priva di strutture editoriali e sulle cui pagine una "rettifica" suonerebbe spesso e volentieri come una distorsione della realtà nel caso in cui in molti decidano di riscriversi la vita, la storia, i fatti, gli avvenimenti. Il cosiddetto emendamento Cassinelli, inoltre, non mitigherebbe questo tipo di problematica: si limiterebbe ad estendere a 7 giorni il periodo a disposizione per la rettifica, in luogo delle 48 ore ora previste dal Ddl.

Wikipedia spiega così la propria posizione, ricordando che in Italia è già in vigore l'articolo 595 del codice penale che punisce il reato di diffamazione: "L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi".

Non è possibile stabilire a priori se i timori di Wikipedia Italia siano fondati: la legge, così com'è scritta, sembra indicare in modo chiaro prodotti di tipo editoriale con un autore definito, mentre l'Enciclopedia Libera ha tutto tranne che un autore unico. Esistono, poi, anche interpretazioni che tendono a minimizzare l'impatto del disegno di legge sulle intercettazioni per quanto riguarda blog e siti personali, restringendo il campo alla stampa tradizionale (visto che il decreto è pensato per emendare la legge sulla stampa): ma non è impensabile che qualche interpretazione della legge possa in futuro estenderla all'enciclopedia.

In ogni caso "Gli utenti di Wikipedia" hanno scelto la strada della protesta rumorosa, che attraverso una sorta di sciopero dell'informazione attirerà senz'altro l'attenzione di un pubblico ampio: ovvero la vastissima platea trasversale che in questi anni ha acquisito l'abitudine di consultare l'Enciclopedia Libera per informarsi.

Tutte le attività di Wikipedia Italia, che conta oltre 800mila voci, risultano al momento sospese (mentre tutte le altre versioni dell'enciclopedia restano normalmente accessibili). L'unico punto di ritrovo per coloro che desiderino contattare o discutere con la community è fissato su IRC, nella chat room dedicata alla Wikipedia italiana.

Facebook, sicurezza affidata a Websense


Il social network avvia una partnership per verificare i link in uscita. Garantita la possibilità di ignorare eventuali avvisi e procedere verso l'ignoto. E' la strada giusta?
 
Facebook continua a lavorare per incrementare il livello di sicurezza della navigazione dei suoi 800 milioni di "amici", approntando in particolare meccanismi di sicurezza che salvaguardino il netizen in uscita dal social network attraverso link diretti verso il web esterno.

 
Il controllo dei link in uscita si era già esteso a soggetti terzi in occasione della partnership con Web Of Trust, e ora Facebook procede sulla stessa linea affidando alla società di sicurezza Websense il check-up della natura potenzialmente malevola degli URL condivisi dagli utenti.
Websense è specializzata nel controllo in tempo reale dei contenuti web attraverso un'infrastruttura da cloud computing in continuo aggiornamento, e per Facebook si incaricherà di verificare sia la sicurezza dei link (potenziali ricettacoli di malware, infezioni, botnet, spam e quant'altro) che la presenza di eventuali contenuti "abusivi" e indesiderati come pedopornografia o razzismo.

Qualora l'infrastruttura di Websense dovesse riconoscere un URL come potenzialmente malevolo o indesiderato, all'utente verrà presentato un avviso di pericolo impossibile da ignorare: a quel punto il netizen verrà invitato ad allontanarsi dal sito che voleva inizialmente visitare, oppure - con un'opzione scritta in piccolo in basso a sinistra nel popup di avviso - procedere lo stesso se è consapevole di quel che sta facendo.

L'approccio di Facebook segue la strada della protezione preventiva, materna, degli utenti, mentre tenta di mantenere un complesso equilibrio tra sicurezza e usabilità (o, per meglio dire, la qualità e la quantità dei servizi offerti). Una scelta non necessariamente vincente: "Quello che vediamo oggi gli stessi problemi di sempre, problemi che conosciamo bene" spiega a Punto Informatico David Jacoby, ricercatore per Kaspersky Lab. "Gli utenti non hanno compreso fino in fondo che siamo noi responsabili dei contenuti e delle nostre azioni sui social network - prosegue - come addetti di questo settore la cosa migliore che possiamo fare è tentare di sensibilizzare il pubblico su queste tematiche: è Facebook la responsabile per i link e chi clicca, o chi clicca è responsabile?". "La mia speranza - conclude - è che le persone inizino a comprendere che non sempre l'usabilità debba venire prima della sicurezza: devono comprendere la portata, i rischi e i benefici delle scelte che fanno, anche quando sono in un contesto come quello di condivisione dei social media".





martedì 4 ottobre 2011

Calcio in streaming: Disattivare l’accelerazione hardware per migliorare la qualità video


Disattivare accelerazione hardware Windows 7 può migliorare la qualità video, anche per siti web come Rojadirecta o per lo streaming calcio?
Come ogni weekend, il calcio in streaming web diventa un fenomeno mediatico del web di grandissimo spessore, nonostante il fenomeno possa essere considerato di dubbia legalità e generi incertezze ed incomprensioni anche tra gli utenti più appassionati.


In questo articolo approfitteremo per proporre un metodo per migliorare, a volte anche sensibilmente, la qualità audiovisiva delle visioni in streaming, siano esse partite di calcio serie A o altri eventi come film streaming, eventi sportivi o molto altro ancora.
Il punto chiave è quello di Disattivare accelerazione hardware Windows 7 (ma anche Windows Vista): con l’accelerazione hardware, la memoria della scheda video va a supportare la CPU, migliorandone le prestazioni. Ma non tutti sono al corrente che se è possibile disattivare accelerazione hardware Windows 7, si ottengono sostanziali miglioramenti nella visualizzazione streaming dai siti in flash.
Puoi farlo in tre modi:
- Utilizzando le impostazioni del sistema operativo (cioè le Impostazioni di compatibilità Windows Xp);
- Direttamente dalle singole impostazioni del browser utilizzato (la procedurà quindi cambierà al variare del browser);


Oggi ti sarà spiegato il terzo, cioè quello più semplice e veloce.
Clicca con il tasto destro sul video in streaming: dal menù a tendina scegli “Impostazioni” e togli il segno di spunta da “Abilita Accelerazione Hardware”.
Ora clicca sulla terza linguetta, aumentando le dimensioni dello spazio disponibile per il buffering.
Ovviamente non puoi pretendere i miracoli, dato che per le partite più seguite lo streaming rallenta a causa degli affollamenti.
Però potrai notare dei miglioramenti notevoli.

Anche Windows Live Hotmail si rinnova!


 
E’ un periodo in cui si assiste a diversi rinnovamenti sul web. Oggi vi parliamo di Windows Live Hotmail, il servizio di posta elettronica di Microsoft che diventa più veloce, più sicura e più intuitiva.

Microsoft annuncia la battaglia contro la “graymail”. Hotmail, con la sua nuova release, punta a diventare il miglior servizio di posta elettronica sul mercato, presentando grandi novità che si aggiungono a precedenti rilasci che hanno migliorato il servizio in termini di performance, riduzione dello spam, sicurezza e usabilità. Di seguito le principali funzionalità di Hotmail presentate oggi da Microsoft, che saranno a disposizione degli utenti a partire dalle prossime settimane:
  • Azioni istantanee direttamente dalla propria Inbox. Transitando in mouseover sui messaggi della propria casella, appariranno delle icone che permetteranno all’utente di spostare, cancellare e flaggare le proprie email in maniera immediata. La tipologia di azione può essere personalizzata in base alle proprie esigenze attraverso il menù “Opzioni”.
  • Contrassegnare i messaggi e spostarli in cima alla Inbox. Spesso l’aggiunta di unflag su un messaggio, non è sufficiente per ritrovarlo velocemente tra i tanti contenuti della Inbox. La nuova feature fa in modo che una email su cui viene aggiunto un contrassegno, appaia in cima alla propria casella (l’utente può decidere se espandere o meno la sezione).
  • Pianifica Pulizia. Permetterà all’utente di conservare solo i messaggi più importanti o recenti ricevuti da un singolo mittente: la funzione è particolarmente utile per cancellare le mail ricevute da mittenti che spediscono comunicazioni quotidiane (come i siti di offerte). Qualora si vogliano mantenere i messaggi più recenti sarà possibile decidere se cancellare quelli più vecchi di 30, 60, 90 giorni.
  • Gestione delle cartelle. La nuova Hotmail permetterà di creare, rinominare, spostare, cancellare e svuotare le proprie cartelle in maniera rapida, senza essere costretti ad aprire nuove pagine.
  • Fotomail e Docmail. Allegare un file su Hotmail sarà più semplice. L’utente potrà infatti visualizzare ed editare i propri allegati grazie ad una preview gallery. Inoltre, l’opzioneSalva in SkyDrive sarà impostata come default. SkyDrive permette ora di caricare file superiori ai 100 MB.
  • Categorie personalizzate. Gli utenti avranno la possibilità di impostare diverse categorie per i propri messaggi basandosi sulla tipologia di mittente (la stessa email potrà appartenere a più categorie). Le newsletter saranno inoltre raccolte in modo automatico da Hotmail all’interno di una categoria dedicata.
Windows Live Hotmail migliora nelle prestazioni e non solo. Le nuove feature si aggiungono ai miglioramenti apportati durante gli ultimi mesi sul servizio di posta elettronica. I principali progressi sono stati compiuti sulla velocità, che ad oggi è 10 volte superiore rispetto al passato sulla protezione dallo spam, che è stato ridotto del 90% (dal suo picco nel 2006), e sul fronte dell’usabilità e della sicurezza come dimostrato in questo video.
Ecco una infografica che raccoglie le trasformazioni che hanno recentemente investito e migliorato Hotmail:


Per essere costantemente aggiornato sulle le news riguardanti Hotmail, nasce oggiWindows Live Insight, una rubrica dedicata alle novità e alle anteprime, agli approfondimenti e alle curiosità del mondo Windows Live Italia provenienti direttamente dall’Innovation Campus, il nuovo headquarter di Microsoft Italia. Con un focus sulle tematiche inerenti a Hotmail, Messenger, SkyDrive ed Essentials, Windows Live Insight vuole essere prima di tutto uno strumento di informazione diretta e di dialogo trasparente con gli utenti online. Oltre infatti a fornire news e informazioni, il progetto coinvolgerà anche gli utenti della rete più attivi che saranno invitati a dare il proprio contributo con incontri, confronti, scambi di idee e opinioni.
Con questa iniziativa – dichiara Emanuele Colli, Responsabile della divisione Online di Microsoft Italia – vogliamo coinvolgere blogger, redattori online e utenti delle principali community tecnologiche, in una conversazione diretta e personale. L’obiettivo non consiste esclusivamente nel diffondere informazioni, ma ancor prima nell’ascoltare gli input provenienti dai tech influencer e dalla rete”.
Windows Live Italia è raggiungibile tramite l’email (vedi Contatti), la pagina Facebook, il canale YouTube e il neonato account Twitter, per rispondere alle domande degli utenti, fornire chiarimenti e approfondimenti, o semplicemente discutere del presente e del futuro dei servizi Windows Live.




Riconoscimento canzoni online


Penso sia capitato a tutti almeno una volta di avere in testa una canzone senza però sapere titolo, artista ecc… 
 
Per scoprire in maniera praticamente impeccabile tutto su una canzone il miglior servizio disponibile online è senza ombra di dubbio Midomi.Midomi esiste già da diversi anni ma col passare del tempo il servizio si è evoluto molto, migliorandosi di continuo, arrivando fino ad una precisione impressionante.
Per riconoscere le canzoni online vi basterà collegarvi al sito web di Midomi, dunque come c’è scritto sarà sufficiente canticchiare per qualche secondo la canzone di cui volete sapere artista, titolo, album e quant’altro…

Bisogna cliccare sul pulsante Click and Sing or Hum, quindi dovete consentire l’accesso al microfono del computer, altrimenti non sarà possibile sfruttare il servizio. Una volta cliccato il pulsante dovrete cantare o anche solo canterellare a bocca chiusa il motivo che avete in testa. Il consiglio di Midomi è quello di cantare circa 10 secondi almeno…
Ad un certo punto Midomi inizierà la ricerca della canzone nel suo ampio database ed in pochi secondi vi fornirà tutte le informazioni dettagliate sul brano e sul relativo album.Gli stessi creatori di Midomi hanno anche realizzato la famosa applicazione per smartphone chiamata SoundHound, capace allo stesso modo di riconoscere le canzoni e fornire informazioni…




Chrome, presto il sorpasso ai danni di Firefox


Google Chrome è in procinto di sorpassare Firefox e agguantare così, dopo pochi anni dal suo arrivo, la seconda posizione nella classifica dei browser più utilizzati.


I dati, raccolti e forniti da StatCounter, mostrano come Chrome, se confermasse la tendenza di crescita, andrebbe a sorpassare a dicembre Firefox, il browser di Mozilla. Ecco allora che Chrome andrebbe a raccogliere il secondo posto alle spalle dell'eterno Internet Explorer, ancora di gran lunga il browser più utilizzato. Secondo i dati pubblicati mercoledì Chrome avrebbe uno share di circa il 23,6%, mentre Firefox del 26,8%: Internet Explorer un più altisonante del 41,7%.



La crescita di Chrome, comunque, ha fatto segnare nel corso del 2011 un ritmo senza precedenti: guadanando circa 8% di share è riuscito a crescere, sul mercato, del 50%. Nello stesso periodo Firefox è sceso di almeno 4 punti percentuali, così come Internet Explorer. A conti fatti, quell'aumento di 8 punti share è stato eroso non solo da Firefox, ma anche dal più noto browser sviluppato da Microsoft.
Se i ritmi di crescita continuassero, e non c'è motivo perchè non sia così, Chrome si avvicinerà alla percentuale di share nel corso dl mese di novembre e raggiungerà il prodotto di Mozilla nel corso del mese di dicembre. Le stime parlano, per la fine dell'anno, di uno share del 26,6% per Chrome e del 25,3% per Firefox.

Facebook, class action per i biscottini traccianti

Avviata una causa legale presso una corte di San José. Il gigante social è stato accusato di frode informatica e violazione delle leggi federali sulle intercettazioni. Nel mirino sono finiti ancora i cookie resistenti al logout
 
Un vento di rivolta legale, scatenato negli Stati Uniti dal cittadino dell'Illinois Perrin Aikens Davis. E sarà un giudice di San José ad analizzare la sua class action contro il gigante Facebook, accusato di frode informatica e violazione della legge federale in materia di intercettazioni sulle reti di comunicazione elettronica.

Nel mirino sono così finite le attività di tracciamento degli utenti messe in piedi dal social network di Mark Zuckerberg, inizialmente svelate dal blogger australiano Nik Cubrilovic. In sostanza, la piattaforma in blu manterrebbe i vari cookie disseminati dai computer, persino dopo il logout di milioni di profili.

Facebook è ormai sotto assedio, sul doppio fronte euro-statunitense. Organizzazioni non profit come EPIC hanno chiesto alla Federal Trade Commission (FTC) di avviare un'indagine sulla poco attenta gestione dei cookie permanenti. In Irlanda, gli attivisti di EUROPE versus FACEBOOK (EvF) hanno chiamato in causa il Commissario alla protezione dei dati per violazione massiva della privacy degli iscritti.

Improvviso cambio di rotta, poi, da parte dei vertici del sito in blu, ad annunciare la modifica dei comportamenti traccianti dei cookie. Non è ovviamente bastato a Davis, che ora chiede risarcimenti non meglio specificati.
 
 
 
 
 

 
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